Ne parliamo con il CEO Sferanet, Claudia Quadrino
A giugno del 2022 il Forum PA ha analizzato la maturità digitale dei comuni italiani secondo la dimensione della Digital Openness. In particolare, si è misurata la numerosità, l’interoperabilità degli Open Data e il livello di comunicazione con i cittadini attraverso i canali social.
L’analisi ha evidenziato che le differenze tra le amministrazioni del Nord e le amministrazioni del Sud, mitigate e molto comuni, hanno raggiunto un livello definibile “da sufficiente a buono”.
Di grande importanza è l’integrazione tra le piattaforme locali e le piattaforme nazionali. In tale scenario, gli stakeholder assumono un ruolo fondamentale perché hanno le capacità tecniche di incanalare nei corretti flussi tutti i dati, affinché possano essere immediatamente leggibili e comprensibili anche attraverso la visualizzazione di grafici. Infatti, i dati, se non ben indirizzati, sono privi di significato.
Dott.ssa Quadrino, cosa si intende per maturità digitale?
Maturità digitale vuol dire maggior disponibilità di servizi digitali offerti ai cittadini e miglior integrazione delle piattaforme locali con le piattaforme nazionali, con la conseguente pianificazione dei modelli di erogazione dei servizi da parte delle amministrazioni.
I fondi del PNRR rappresentano un’ottima occasione per le amministrazioni locali, che soffrono di scarsi livelli di maturità, per raggiungere gli obiettivi di digitalizzazione. Inoltre, anche per i Comuni con un alto grado di digitalizzazione, può essere un momento di miglioramento ulteriore delle proprie offerte ai cittadini.
Quanto sono importanti gli Open Data?
Nell’era digitale i dati svolgono un ruolo centrale nella vita quotidiana delle persone che, attraverso le proprie azioni, interazioni e stili di vita, sono diventate sia fruitori che produttori di questi dati. Ad esempio, si pensi all’uso massivo che facciamo noi tutti dello smartphone, per condividere contenuti sui social, per monitorare prestazioni sportive, per prenotare voli alberghi ed esperienze.
Così come le persone, anche le amministrazioni pubbliche (e gli esercizi commerciali) si trovano nella condizione di essere fruitori e produttori di dati. Gli Open Data, e i dati in generale, hanno un contenuto informativo molto prezioso, ma la loro interpretazione spesso non è immediata. In questo senso quindi, la manipolazione del dato e la visualizzazione grafica diventano strumenti fondamentali a corredo degli Open Data, per far sì che gli insight che si celano dietro i dati possano essere di aiuto non solo ai “super-esperti”, ma a tutta la comunità dando così un significato partecipativo a questo strumento. La visualizzazione grafica presenta i dati in una forma più fruibile e immediata, evidenziando tendenze, correlazioni, cambiamenti e informazioni utili. Questo è ancora più vero in contesti di comunicazione delle politiche e delle decisioni pubbliche, nell’analisi del contesto sociale e nel racconto dei territori.
Ci potrebbe raccontare un Case Study Sferanet in ambito Open Data?
In Sferanet abbiamo realizzato un progetto per un cliente della PA che opera in ambito turistico.
Il cliente ci ha commissionato la realizzazione di una piattaforma rivolta agli stakeholder delle Camere di Commercio in grado di analizzare i diversi aspetti del turismo in Italia in ottica di Business Intelligence. L’osservazione del “fenomeno turismo” infatti oggi non può più prescindere da alcuni fattori come:
- Delineare i principali fattori che influenzano il “futuro digitale” nel turismo ;
- Segmentare i “turisti digitali” in base al loro comportamento e al loro ascolto web e social ;
- Analizzare l’adozione di strumenti digitali in Italia nel settore turismo;
- Avvalersi delle nuove opportunità offerte dall’analisi dei big data, dall’artificial intelligence.
La piattaforma realizzata raccoglie i dati del turismo da fonti eterogenee e dinamiche, come social network e portali di prenotazione e recensione.
Tali dati sono stati elaborati e rappresentati attraverso indicatori grafici che sono stati poi consultati dalle Camere di Commercio, con finalità di supporto alle decisioni in ambito di riqualificazione aree in ottica di miglioramento dell’offerta turistica ai cittadini italiani e stranieri.
La piattaforma è stata di aiuto anche per monitorare la difficile situazione del turismo durante il periodo pandemico, valutando il suo impatto in termini economici sul settore.
Quali sono le problematiche relative agli Open Data?
Analizziamo ora le problematiche principali degli Open data: i dati non sono fruibili in streaming ma è necessario attendere gli aggiornamenti e, soprattutto, bisogna dare loro manualmente una sequenza temporale. I dati di alcune amministrazioni non ancora mature digitalmente, sono vecchi o mancanti, in quanto non dispongono ancora di un’infrastruttura adeguata.
Quali sono le peculiarità relative agli Open Data?
la loro affidabilità, in quanto gli Open Data vengono già precedentemente verificati, e questo permette agli stakeholder di evitare un ulteriore passaggio, pertanto vengono chiamati Golden Data.
la loro efficienza e funzionalità nell’abbattere le barriere sociali, perché a disposizione di tutti i cittadini, e non come nel passato, ad esclusivo appannaggio di alcune categorie di professionisti.